Scrittore brasiliano. Militante per un lungo periodo nelle
fila del Partito comunista brasiliano, fu costretto all'esilio prima dal 1937 al
1945 e, successivamente, dal 1948 al 1952 quando, in seguito alla messa fuori
legge delle organizzazioni politiche della sinistra, dovette trasferirsi in
Europa. Dal 1955 al 1957 fu il principale animatore e il direttore della rivista
politico-culturale "Para Todos". Risale al 1931 la pubblicazione del suo primo
libro, che lo rese famoso in breve tempo in tutto il Brasile,
Il paese del
carnevale, mentre con
Capitani dell'aria (1937) ebbe la definitiva
consacrazione. Narratore realista,
A. descrisse con un vago tono
romantico populista la gente e i problemi della sua terra bahiana anche nelle
opere successive:
Cacao, 1933;
Sudore, 1934;
Jubiabá
(1935),
Mar Morto, 1936;
I banditi del porto, 1937;
Terre del
senza fine, 1942;
Frutti d'oro, 1944;
I sotterranei della
libertà, 1954. Nel 1958 pubblicò
Gabriella, garofano e
cannella passando a un nuovo registro espressivo, più lirico e
incentrato su figure femminili. Seguirono
Dona Flor e i suoi mariti,
1966;
Teresa Batista stanca di guerra, 1972. Nell'ultima fase della
sua produzione letteraria attinse a una vena magica e religiosa propria della
terra brasiliana. Uscirono
Due storie della città di Bahia,
1979;
Alte uniformi e camicie da notte, 1980;
Il ragazzo di
Bahia, 1981,
Tocaia Grande, 1984;
Santa Barbara dei fulmini,
1988. Nel 1992 pubblicò l'autobiografia
Navigazione di
cabotaggio. Nel 1952 ricevette il premio Stalin e nel 1995 fu insignito del
premio Camões, il più importante riconoscimento per gli scrittori
di lingua portoghese (Pirangi, Bahia 1912 - Bahia 2001).
Jorge Amado